Lì, dove tutto nacque
Prato.
Correva l'anno 1973.
Il giovane tecnico di un prestigioso produttore tessile, Carlo Alberto Nistri e il suo collega addetto al commerciale della stessa azienda, Piero Cavicchi, decidono di cavalcare l'onda del boom industriale. I due, hanno uno spirito imprenditoriale spiccato, fiducia reciproca, personalità da vendere, esperienza e passione per quello che fanno. Ma soprattutto, hanno la determinazione di voler trasferire il know-how acquisito in qualcosa che duri nel tempo e sviluppare autonomamente nuove tecnologie e prodotti. Partendo dal distretto pratese, ma guardando il mondo intero.
Già il nome scelto puntava, senza paura alcuna, all'internazionalità: l'azienda era la Furpile International, per produrre e vendere tessuti a pelo. Un neologismo, creato dall'unione di due termini inglesi - fur, pelliccia e tessuto pile - semplice gioco di parole che già lasciava intendere lo spirito dei suoi due fondatori.

Partita dalla visione imprenditoriale di due soli uomini, nel tempo Furpile ha saputo crescere non solo dal punto di vista commerciale e industriale, in Europa, Asia e Stati Uniti, ma per ciò che riguarda il capitale umano. Si è infatti arricchita di soci, collaboratori e partner che hanno sposato la sua stessa idea di mondo, il modo di pensare di Nistri e Cavicchi, le loro ambizioni.
Nel corso negli anni ha saputo trasformarsi con resilienza alle esigenze del mercato, nazionale ed internazionale, aprendosi a collaborazioni creative e continuando sempre ad investire in ricerca e sviluppo, di materiali e tecnologie.
Oggi, a distanza di cinquant'anni, il gruppo è capace di accreditarsi come solido riferimento presso investitori e clienti ma anche distinguersi dai competitor per questa sua capacità di mettere a sistema le migliori energie del territorio, essere particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale, continuare a credere nel futuro come ispirazione.